Si segnalano i caffè-scienza della prossima settimana:L'esplorazione planetaria oltre il sistema solare: a caccia di simil-terre tra verità e speranze
Martedì 7 Aprile 2020 ore 21:00
Caffescienza online in collaborazione con l'Osservatorio Polifunzionale del Chianti
con Emanuele Pace Università di Firenze e OPC
moderano Franco Bagnoli e Giovanna Pacini (UNIFI e associazione Caffè-Scienza)
L'ultima delle grandi domande poste dall'uomo guardando il cielo è: "Siamo soli nell'universo?". Da quando la speculazione di Giordano Bruno è diventata realtà scientifica con la scoperta dei primi esopianeti negli anni '90, gli scienziati hanno rivolto i propri telescopi, da terra e dallo spazio, alla ricerca di questi mondi lontani con la speranza di individuare pianeti che abbiano condizioni fisiche che permettano la vita come noi la conosciamo. Da oltre vent'anni quindi si susseguono le osservazioni che stanno definendo un universo popolato da pianeti di caratteristiche tra le più varie immaginabili e tra questi molti potrebbero avere le condizioni giuste. Il futuro è nello studio delle proprietà fisiche di questi pianeti, nella misura delle caratteristiche delle atmosfere planetarie dalle quali ricavare informazioni sull'eventualità di tracce o evidenze di vita. La ricerca è possibile anche con telescopi di medie dimensioni, come il Telescopio Marcon all'Osservatorio Polifunzionale del Chianti, dove si utilizza la luce proveniente da stelle selezionate per studiare la presenza di pianeti e caratterizzarne alcune proprietà fisiche. Il seminario racconterà questa storia che si svolge tra grandi domande, speranze e qualche risposta.Il tempo della fisica
Giovedì 9 Aprile 2020 ore 21:00
Caffescienza online
in collaborazione con il Festival delle Scoperte.
con Roberto Livi ed Elisabeta Lusso, Università di Firenze
Moderano Franco Bagnoli e Giovanna Pacini, Università di Firenze e caffescienza)
Sant'Agostino, nelle sue Confessioni, dice, a proposito del tempo: "Se nessuno me lo chiede, lo so; se cerco di spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so". Effettivamente il concetto di tempo è sfuggente: il tempo esiste "fuori di noi" o dipende da come noi lo percepiamo?
La fisica elude il problema fin da Galileo, decidendo di misurare il tempo, un tema tutt'oggi di ricerca, ma anche questo approccio si rivela foriero di problemi: il futuro è determinato dal presente o no? Perché il tempo scorre in una sola direzione se le leggi della fisica sono simmetriche tra futuro e passato? E poi, dalla costanza della velocità della luce deriva che il tempo è diverso a seconda della velocità e della gravità. Sempre per questo motivo, quando puntiamo gli occhi verso il cielo non facciamo altro che osservare eventi che sono avvenuti nel "passato". Quali sono le conseguenze di tutto ciò per chi fa ricerca in fisica e in astrofisica?